Acqua…. in quarta fase
Articolo tratto dal vecchio blog 18 aprile 2018
Cari Amici di Arcadia,
E’ stato per noi del Villaggio un momento importante per fare il punto sul lavoro di progettazione di questi primi anni di attività sul terreno.
L’approccio di Saviana alla questione, ci ha spinto a ‘sentirci acqua’ per meglio comprenderne il comportamento e il suo movimento nel territorio in cui Villaggio Arcadia è inserito.
Dunque grande importanza è stata data agli stati in cui questa preziosa sostanza si trova in natura: solido, gassoso, liquido, ma non solo…soprattutto Acqua Capillare.
Si tratta di uno stato questo, detto anche ‘Quarta Fase’ dell’Acqua che è il più importante per la salute dei nostri terreni.
Quando si trova in questo stato infatti l’acqua raggiunge la maggiore densità e perde le caratteristiche a volte disastrose dell’acqua liquida, dal potere estremamente dilavante e solvente, soprattutto nei terreni argillosi.
Attraverso questa lettura ci è stato facile comprendere come terreni nudi, con forti pendenze, con caratteristiche geologiche particolari come quelli del nostro territorio siano a forte rischio di frane…e questo lo vediamo ad occhio nudo ogni anno di più.
Ricostruire una ricca stratigrafia di piante (imitando la struttura del bosco), sulle nostre colline ci permetterebbe così di trasformare l’acqua liquida in acqua capillare, permettendone un dolce assorbimento da parte del suolo.
L’acqua non è solo quella piovana o di falda, ma è anche quella che ogni giorno utilizziamo grazie alla rete idrica; per evitare sprechi, è buona pratica riutilizzarla, una volta ripulita da sostanze grasse o detergenti.
Durante il corso abbiamo così realizzato una piccola fitodepurazione per ripulire l’acqua della doccia esterna e riutilizzarla per irrigare le colture intra uliveto.
Abbiamo costruito un degrassatore, utilizzando un bidone di plastica dura di quelli che si usano per i preparati agricoli, ricavando tre sezioni. Nel primo vano si vanno a depositare i sedimenti, i grassi nel secondo e nel terzo l’acqua grigia è pronta per uscire e defluire fino alla mini fitodepurazione.
Quest’ultima è stata costruita interrando una vecchia vasca da bagno in ghisa, avendo cura di chiudere il tappo e sigillarlo!
All’interno della vasca è stato alloggiato il tubo collegato al degrassatore; successivamente la vasca è stata riempita di pietre (per circa 1/3 del suo volume), ghiaia (1/3) ed infine sabbia (1/3) fino a riempimento. Tra uno strato e l’altro abbiamo avuto cura di interporre uno strato di tessuto (lenzuola vecchie) per evitare che le varie granulometrie si mescolassero.
Alla vasca è stato collegato collegato il tubo di uscita che porterà l’acqua alle colture.
Ora mancano solo le piante da posizionare nella nostra fito tra cui Phragmites e Giacinto d’Acqua!
Ora usare l’acqua sarà un gesto più consapevole e sostenibile!
Grazie a Saviana e a tutti i partecipanti, volenterosi e pieni di energia che con noi hanno vissuto questi giorni fantastici!
Alla prossima!
Per approfondimenti:
– ‘Atlante d’Acqua’ (Pietro Laureano, 1995)
– ‘Hidden Nature-the startling insights of Viktor Schauberger’ (David Bellamy, 2003)
– ‘L’acqua pura e semplice’ (Paolo Consigli, 2005)
– ‘The fourth phase of water: beyond solid, liquid and vapor’ (G. Pollak, 2013)
– Design primer for hot climates (A. Konya)
G.